Weber sottolinea che la razionalizzazione in verità scaturisce
paradossalmente da una concezione della vita di natura religiosa.
Infatti il processo di razionalizzazione difficilmente avrebbe potuto
avviarsi se le religioni profetiche non avessero scalzato la religiosità
di tipo magico. Quest'ultima si esprime per esempio attraverso la
mistica, la stregoneria o la religiosità dei misteri pagani e conduce
l'individuo a perdersi nella divinità.
L'essere
umano si unisce con la divinità senza mediazioni e fa esperienza
diretta con il sacro senza dover ricorrere ad un pensiero logico,
rendendo così difficile la comunicazione di quanto è stato esperito.
Le religioni profetiche invece costruiscono discorsi razionali intorno
al divino e al nostro rapporto con esso, insegnando in tal modo agli
esseri umani ad acquisire un atteggiamento sempre più razionale verso
questo mondo, che a sua volta è sempre meno abitato da manifestazioni
immanenti della divinità.
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